Res nullius / INTRODUZIONE

RES NULLIUS

In un’era in cui il privato è gelosamente custodito, la casa sembra essere diventata lo spazio più intimo che si possa concepire. In realtà la vera intimità, la nostra unica casa, è il nostro corpo, la nostra esperienza, il nostro vissuto. Proprio per questo motivo il Collettivo Superazione lancia Res Nullius.

Il progetto ambisce a mettere in contatto le diverse intimità di ognuno (che da private diventavano “res nullius” ovvero “cosa di nessuno”) per la realizzazione di una performance. L’artista viene accolto in una casa, spazio simbolo per eccellenza del privato. Desideriamo indagare il nascere e intrecciarsi dei rapporti tra abitanti e artista ospitato, attraverso una serie progressiva di azioni che l’artista stesso dovrà compiere nell’arco del suo soggiorno, mentre cerca di creare un dialogo con chi lo ospita volto alla realizzazione dell’opera finale.

Nella prima fase (2017/2018) Res Nullius viene organizzato tre volte in case private, in città diverse della Toscana. Nel 2019, il Collettivo Superazione lancia la seconda fase del progetto che ha luogo invece in situazioni abitative particolari, dove le intimità degli abitanti da private e precarie sono diventate cosa di nessuno, per riuscire a realizzare un’azione artistica in uno spazio ai margini della società: un fine settimana viene organizzato di un centro di accoglienza migranti, l’altro in di una casa occupata.

Dinamica di Res Nullis: l’arrivo dell’artista sul luogo avviene il venerdì del fine settimana concordato e il soggiorno dura fino alla domenica sera, giorno in cui viene realizzata la performance finale; l’artista è invitato a prendere confidenza con la casa e i suoi abitanti e a lasciare una traccia al giorno (una foto, un minuto di video, un brevissimo scritto, una poesia) che sintetizza il vissuto di quella giornata; l’artista è libero di ideare la performance durante il soggiorno, partendo dall’esperienza che sta vivendo, oppure prepararla precedentemente (in questo caso dovrà comunque adattarla all’ambiente e discuterla con gli ospitanti); la performance finale viene trasmessa in streaming a cura del Collettivo Superazione e si svolge nel pieno rispetto dell’idea e della poetica dell’artista, del luogo e della privacy degli abitanti.

Durante la permanenza dell’artista, gli ospitanti svolgono le loro attività abituali cercando di interagire il più possibile con il loro ospite; sono tenuti ad accogliere l’artista il venerdì sera, a concedere vitto e alloggio per tutta la durata del soggiorno, a discutere con l’artista la realizzazione dell’evento finale. Riguardo l’apertura della propria casa al pubblico per la performance della domenica, sono gli ospitanti a decidere modalità e numero di partecipanti.

La trasmissione dell’evento in streaming avrà luogo in ogni caso.