Stiamo vivendo ancora in una società liquida o siamo davanti al violentissimo corso dell’acqua? È scomparso ogni tragitto o veniamo trascinati? Prima si sentiva il rumore, ma all’improvviso ci siamo trovati dentro questa onda d’acqua che strappa tutti collegamenti fra tempo e spazio, fra soggetto e oggetto, fra il passato/futuro e il presente, fra ideali ed eventi, fra la realtà e la rappresentazione.
Questa volta più che interpretare un tema, chiediamo agli artisti di lavorare su questa percezione, non come dei fantasmi del dopo, ma come degli oggetti che stanno dentro l’alluvione. Per questo motivo gli le performance avverranno in strada, nei luoghi comuni: pubblico e artisti si scontreranno in una tracimazione costante.
